
Nell’agosto 2022 ho alloggiato al Black Hotel **** di Roma.
Nonostante mi fosse stata assicurata l’accessibilità, appena entrato sono letteralmente caduto in una trappola: non potevo più uscire! Principalmente per due motivi: per non perdere la caparra non rimborsabile versata anticipatamente (ben il 50%!, quando ormai tutti gli alberghi seri hanno la cancellazione gratuita) e per l’impossibilità fisica di andarmene, stante la presenza di una grave barriera architettonica all’ingresso.
Andiamo con ordine: ho prenotato una camera matrimoniale per disabili, ma l’intera struttura è inaccessibile prima ancora di entrare; non c’è alcun posto auto per disabili e una discesa ripida impedisce l’accesso (e la successiva uscita) alle carrozzine. La porta principale interamente metallica, praticamente un portone, è pesantissima da smuovere e ad un certo punto si blocca impedendo l’ingresso alle carrozzine, ma favorendo quello delle persone abili.
La porta della camera attrezzata si richiude automaticamente sbattendo sulla carrozzina; inoltre la scomoda manopola interna non è agevole da manovrare per molti disabili. La camera è molto piccola e l’accesso e la manovra della carrozzina è quasi impossibile. Manca il telefono interno e mancano perfino l’armadio e i comodini: very minimal, ma è impossibile disfare la valigia.
La tenda della finestra è inaccessibile ai disabili, ma in ogni caso è rotta e non si può chiudere (siamo al piano terra e la gente passeggiava nel giardino). Il frigobar è spento e vuoto, alcune prese elettriche sono scoperte, il climatizzatore in camera non funziona ed era gestibile unicamente dal computer della reception. Qualche piccolo insetto vagava sul parquet…
Il bagno è un piccolo bagno qualsiasi al quale sono solo stati aggiunti due maniglioni (il solito trucco per ottenere la certificazione di accessibilità con pochi spiccioli…); manca perfino il bidet, mentre la doccetta è un erogatore senza rubinetto e concepito per la doccia comune, quindi quasi inutilizzabile. La tavoletta del cesso non rimane aperta e ho dovuto farla rimuovere. La portella della doccia non si chiude e il maniglione è traballante e incrostato. La mensola con gli asciugamani è posta a due metri da terra e tutti gli accessori del bagno fissati al muro sono instabili. Hanno infine un’inspiegabile difficoltà a rifornire la carta igienica.
La piscina è piccolissima e inaccessibile ai disabili; la SPA è fuori servizio ufficialmente per Covid, però da allora non è mai più stata riaperta…
La cucina è a mezzo servizio a causa dei lavori di manutenzione di cui non mi hanno assolutamente avvisato: solo per decenza non vi dico cos’ho mangiato e nemmeno la qualità e il prezzo del cibo. Il menù è assente, però, per coerenza, la loro pizza non è stata definita come “napoletana”. E forse non era nemmeno italiana…
La camera si trova sì al piano terra, ma è adiacente al ristorante, per cui si sentono tutti i rumori di cucina.
In generale l’hotel è bello e ha un look essenziale ed alternativo, ma è disorganizzato e molto trascurato. Nonostante tutti i disservizi avessero fatto scendere di molto il valore del soggiorno, io ho pagato prezzo pieno e mi hanno pure chiesto 4€ di differenza!
Io ho resistito eroicamente per ben due giorni solo per non perdere la caparra, ma poi sono letteralmente fuggito.
Non posso descrivervi i pregi, altrimenti vi verrebbe la voglia di visitarlo…
Voto: 4 gradini, in attesa che termini la loro famigerata ristrutturazione.
MAX
P.S.: se non rispondono alle valutazioni negative ricevute in rete significa che dei clienti non gliene frega proprio nulla.