Padova

PADOVA, parcheggio della stazione ferroviaria

Il giorno 25 settembre 2015 mi sono trovato a Padova per prelevare dalla stazione ferroviaria una persona anch’ella disabile motoria. Nella ricerca di un posto auto in piazzale Stazione, ho trovato gli stalli per i disabili (uscendo dalla stazione sulla destra) occupati da abusivi non sanzionati e fin qui tutto regolare.
Per raggiungere gli altri stalli, che invece si trovano a sinistra del caseggiato, ma del tutto privi di qualsivoglia indicazione su come raggiungerli, ho dovuto attraversare il piazzale, come sono stato costretto a fare altre volte. Ho trovato un posto auto libero, ma mi è dispiaciuto doverlo occupare, perché avrei voluto anch’io lasciare l’auto in divieto di sosta come gli altri. Ben due pattuglie di Polizia presenti non sembravano dar segno di voler sistemare la situazione.
Dopo qualche giorno mi viene fatta recapitare a casa una notifica di infrazione del codice stradale con annessa sanzione pecuniaria. Io ho pagato sùbito, ma poi ho protestato presso il comando dei Vigili Urbani di Padova tramite PEC: io sono passato altre volte sotto la zona delle telecamere del piazzale Stazione, ma perché ho ricevuto una multa sola? Non è giusto, io voglio anche le altre multe!
Pensate che abbiano risposto? Sto ancora aspettando…

In ogni caso, la circolazione nella zona Stazione è tutta a pedaggio, eccezionalmente anche per i disabili, nonostante questi non siano assolutamente tutelati: i posti auto per disabili sono insufficienti, sono scoperti, striminziti, non segnalati, distanti dal caseggiato e non sono controllati da nessuno. Nemmeno il vicino posteggio a pagamento indica la presenza o meno di posti auto per disabili e se siano gratuiti oppure no. Mi sembra un ottimo modo per mettere a disagio i disabili.

All’interno della stazione, ci sono gli ascensori per accedere al sottopassaggio e anche qui per fortuna ci sono gli abusivi. Sarebbe più corretto chiamarli pigroni, ma non ci si deve preoccupare se per un attimo sembra che manchino: in Italia ne siamo talmente pieni che prima o dopo statisticamente ci si inciampa…
I servizi igienici per i disabili sono gratuiti, ma i normali devono pagare e molto caro. Questo spiega l’odore di cesso che si avverte all’esterno, dove di cesso non c’è solo l’odore: prima di scendere dall’auto vi consiglio di indossare la maschera antigas e gli stivali alti.
Un bel biglietto da visita per la grande città di Padova!

Voto: 3 gradini, ma solo perché ho considerato il tanfo una barriera architettonica…

Stazione FS di Padova

Aggiornamento del 18 settembre 2017

C’è qualche novità: ora i posti auto per disabili sono in totale cinque e sfoggiano una rinnovata segnaletica orizzontale: tre sono a sinistra del caseggiato stazione, uno a destra ed uno “in mezzo”, vale a dire che si trova dritto in corrispondenza dell’uscita. Tutti sono adeguatamente distanti dal caseggiato, ma quello centrale si trova all’altezza degli altri posti comuni a pagamento (ed è quindi il più abusato) e sfortunatamente è l’unico provvisto di un blando riparo dalle intemperie. Anche i posti auto comuni sono parzialmente riparati, invece gli altri quattro posti per disabili continuano ad essere esposti al maltempo. Il disabile non può tenere in mano un ombrello, quindi è giusto che si bagni, anche più degli abili: è una questione di giustizia sociale…

In quest’ottica, si insinua sadicamente il nuovo servizio di Assistenza alle persone con disabilità gestito da RFI, Rete Ferroviaria Italiana: il personale addetto, che dovrebbe aiutare i passeggeri PRM (persone a mobilità  ridotta) approfitta di questo unico posto auto riparato, ma di fatto inutilizzabile, per comunicare ai fruitori del servizio che l’unico posto dove presentarsi è proprio quello, quello più comodo per loro (perché è il più vicino e il più protetto). Gli altri posti, più comodi e liberi per i disabili, non vengono serviti perché troppo lontani e scoperti!
Grazie, RFI!

P.S.: ora non dovrete più schivare alcun escremento dal terreno circostante, solo qualche barbone…