Galleria Borghese

Villa Borghese Pinciana, sede della Galleria Borghese

L’accesso dei disabili non è segnalato e si trova sul retro, ma dovrete attraversare un cortile sterrato e un po’ pendente. E invece di cominciare a sbuffare prima ancora di entrare, ché non serve a proprio a niente, cercate di non sprecare le energie poiché ne avrete presto bisogno.

L’ascensore è fuori norma perché è strettissimo: infatti, si trova all’interno di un’antica scala a chiocciola e non credo che si potesse fare di meglio, a meno di non demolire mezza struttura… ma sapendo che l’intera città di Roma è considerata un museo intoccabile, il permesso per restaurare non lo riceveranno mai. Quindi armatevi di pazienza e soprattutto state a dieta: in quell’ascensore non ci entrano le carrozzine ingombranti, figuriamoci se ci entrerete voi, obesi pigroni.

Al pian terreno c’è un bar molto fornito, dove vi consiglio di rifocillarvi per bene visto che la visita del museo è lunghissima e vi succhierà fino all’ultima goccia di sangue e di sudore: l’enorme numero di opere esposte visitate e i chilometri percorsi a danno dei vostri polsi, infatti, vi impediranno di muovervi se siete rimasti a stomaco vuoto.